La medicina funzionale è un tipo di approccio alla cura e alla prevenzione delle malattie che ha visto la sua nascita in tempi piuttosto recenti, ma sta guadagnando sempre più popolarità.
Gli utilizzi della medicina funzionale sono moltissimi, ma è necessario comprenderne le origini, le modalità di utilizzo e i benefici per meglio sapere se e come può aiutarci nella vita di tutti i giorni.
Scopriamo insieme che cos’è la medicina funzionale e come può dare molti benefici alla nostra salute.
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Le origini della Medicina Funzionale
Il termine “medicina funzionale” nasce nel 1987 a opera del Dott. Helmut W. Schimmel, ed è perciò un termine relativamente recente.
Essa è un approccio che agisce da supplemento alla medicina tradizionale, una specie di ponte che collega la diagnostica alla terapia. Essa non funziona in modo opposto alla medicina convenzionale, anzi: diventa un aiuto, un modo per collegare le varie aree di cura insieme.
La medicina funzionale si occupa di studiare i disturbi funzionali del paziente, ricercando le cause del disturbo invece che concentrarsi sui sintomi di per sé. Per questo motivo, si concentra su tutto l’organismo e sulla situazione di equilibrio di quest’ultimo. Non basta focalizzarsi su un singolo sintomo, ma bensì prendere in considerazione il corpo in modo più “olistico”.
Nel caso della medicina funzionale in generale, essa ha come scopo principale l’osservazione dei fenomeni fisiologici e patologici e lo studio dell’anatomia e dei suoi processi biochimici, oltre che dell’origine delle malattie. Tutto ciò può aiutare a inquadrare le malattie del paziente in schemi precisi, che collegano le varie parti del corpo.
Nel caso di cura del singolo paziente, essa pone il proprio focus sulle cause dei disturbi funzionali, permettendo di connettere diagnostica e terapia, basandosi sui meccanismi che controllano lo stress umano. Lo scopo è quello di riequilibrare tali reazioni negative per trovare un equilibrio totale.
La medicina funzionale crede che si possa regolare il corpo grazie alla sua naturale capacità di autoregolazione, e perciò sia in grado di guarire al meglio se messo nella condizione ideale di poterlo fare.
Come lavora la Medicina Funzionale?
La medicina funzionale comprende una serie di interventi che permettono al corpo di recuperare da solo dalla malattia, in diverse modalità.
Essa funziona in sinergia con la medicina tradizionale, occupandosi di diverse aree dell’organismo, come: il sistema ortosimpatico e parasimpatico, la regolazione metabolica e la regolazione cerebrale.
Queste aree regolano meccanismi corporei che contribuiscono alla salute totale dell’individuo. Individuando le aree senza equilibrio si può aiutare il paziente a guarire prima e a guarire meglio.
In particolare, si concentra su quei disturbi che non hanno una malattia precisa a cui fare riferimento. Si tratta anche di tutti quei piccoli disturbi che si possono incontrare in diverse fasi della vita, a cui la medicina convenzionale non collega una diagnosi clinica precisa.
Alcuni esempi possono essere cefalea persistente, disturbi cutanei, dolori mestruali debilitanti, e così via. Le cause di questi disturbi possono non essere collegabili ad una sindrome o malattia, ma essere il risultato di squilibri dell’organismo: essi possono derivare da situazioni ambientali, cattive abitudini, eccetera.
La Legge italiana non è chiara sul termine “medicina funzionale”, e non esiste una vera e propria scuola ufficiale al riguardo. Esiste, però, un’organizzazione, la “Società Italiana di Medicina Funzionale” (o SIMF), che promuove la diffusione e la ricerca di terapie nell’ambito della medicina funzionale.
Per chi fosse interessato ad intraprendere tale percorso formativo, sono disponibili diversi corsi ufficiali che permettono la specializzazione in medicina funzionale.
I Benefici
I benefici di questi trattamenti sono di sicuro molti. L’approccio al problema è di tipo olistico, e permette di controllare tutto l’organismo, oltre che a curare il sintomo. Il trattamento permette di comprendere la fisiologia del paziente, per poter trovare la terapia più adatta alla malattia e alle specifiche del paziente stesso.
Con tale terapia, vengono spesso integrate anche forme di cura non convenzionali, come la fitoterapia o l’omeopatia. È necessario sottolineare ancora come queste metodologie non sostituiscono la terapia convenzionale, ma funzionano da integrazione per rendere la guarigione più veloce e più completa.
L’integrazione ha lo scopo di trovare il modo in cui medicina tradizionale e medicina alternativa si possono incontrare, per creare una terapia che abbia davvero successo.
Un altro elemento interessante della medicina funzionale è che considera ogni paziente come individuo unico, con caratteristiche e bisogni unici. Per questo motivo, non esiste una “cura per tutti”, ma ognuno ha bisogno di una terapia personalizzata che tenga conto delle varie peculiarità dell’organismo.
Lo scopo finale è quello di portare il paziente ad un benessere del corpo totale, e di dargli gli strumenti giusti per continuare a mantenere un tale stato di benessere. Ciò include anche cambiamenti di stile di vita necessari per prevenire ulteriori malanni.
Quali sono alcune delle terapie della Medicina Funzionale?
Queste sono quelle più popolari:
Fitoterapia
È la cura attraverso l’utilizzo di estratti naturali, con l’uso di integratori creati dal mondo naturale (piante, fiori, e così via)
Osteopatia
Si tratta di una terapia che consiste nella manipolazione di schiena, collo e testa. La manipolazione ha lo scopo di riequilibrare il corpo tramite punti precisi da sollecitare.
Agopuntura
Questa terapia tradizionale che viene dall’Oriente si effettua tramite il posizionamento di piccolissimi aghi in diversi punti del corpo (a seconda della malattia da trattare).
Ci sono ulteriori trattamenti utilizzati dalla medicina funzionale, e non esiste un trattamento o una tecnica universale. Come già accennato, la terapia deve essere complementare e prendere in considerazione i bisogni unici di ogni paziente trattato.
Il medico che applica le teorie di medicina funzionale è in grado di individuare gli squilibri che causano il disturbo e proporre la terapia più adatta da integrare con i trattamenti tradizionali.
Sulla Medicina Funzionale, sono anche docente e organizzatrice di eventi e master, tramite la Scuola di Medicina e Nutrizione Funzionale della quale sono cofondatrice insieme a Manuel Salvadori.