Ogni sport ha caratteristiche distinte che implicano un diverso tipo di impegno muscolare e mentale nonché il ricorso a sistemi energetici diversi per garantire l’energia necessaria a compiere il gesto sportivo. I carboidrati e i grassi e, in minima parte le proteine, sono i substrati usati dai diversi sistemi energetici nel muscolo e sono coinvolti in modo differenziale negli specifici sport.
Per semplicità, possiamo paragonare i muscoli al motore di una macchina. Ci sono motori che funzionano a benzina, altri a gasolio, altri ancora a metano: ebbene i muscoli funzionano soltanto utilizzando ATP.
Durante l’esercizio fisico o la normale attività, l’ATP è scisso nei muscoli in ADP e necessita di essere rigenerato per continuare a produrre energia.
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Meccanismi Risintesi ATP
Meccanismo anaerobico-alattacido
Non interviene ossigeno e non si forma acido lattico. L’energia per la ricarica dell’ATP viene ceduta da una molecola che contiene un legame altamente energetico, la fosfocreatina (CP).
Meccanismo anaerobico-lattacido
Non interviene ossigeno ma si forma acido lattico. L’energia per la ricarica dell’ATP deriva dai carboidrati, la cui scissione produce acido lattico.
Meccanismo aerobico
Dove c’è la completa ossidazione dei due principali combustibili (carboidrati e lipidi) n presenza di ossigeno che funge da comburente.
Il contributo di questi sistemi energetici varia nelle tipologie di sport e dipende ovviamente dall’intensità, ossia il grado di impegno fisico richiesto per l’esecuzione del gesto biomeccanico.
Questo parametro viene valutato mediante la VO2max (massimo consumo di ossigeno) e la frequenza cardiaca (FC), durata dell’esercizio, tattiche di gara e da fattori specifici dell’atleta, in particolar modo lo stato di allenamento.
Dunque, conoscere il tipo di sport praticato permette di valutare il metabolismo energetico coinvolto, il fabbisogno energetico ed il tipo di substrato maggiormente richiesto.
Negli sport di potenza prevalgono i sistemi anaerobici in cui:
- la latenza (durata dello sforzo) è molto bassa,
- la capacità (quantità totale di energia prodotta dal sistema) è alta,
- la potenza (massima quantità di energia prodotta nell’unità di tempo) è estremamente elevata.
Negli sport di resistenza e di endurance si parla invece di sistema energetico aerobico:
- la latenza è elevata (da qualche minuto fino a delle ore),
- la potenza è bassa,
- la capacità è elevatissima e dipende dalla disponibilità dei substrati e dall’intensità di lavoro: a intensità medio-basse è essenzialmente dipendente solo dalla quantità di lipidi disponibile, mentre a intensità medio-alte il fattore limitante è la quantità di glicogeno.
Per lo sportivo l’attenzione al cibo è fondamentale per garantire la miglior prestazione durante l’allenamento e la competizione, ridurre i tempi di recupero, supportare gli adattamenti dell’organismo e prevenire gli infortuni.
Per questo motivo è essenziale scegliere con attenzione gli alimenti da assumere, decidere il giusto timing e la giusta integrazione per favorire il recupero ed evitare carenze.
Un corretto apporto energetico deve essere strettamente bilanciato con la tipologia di sport, l’intensità dell’attività e la frequenza di allenamento. Inoltre, il consumo energetico non sarà uguale per tutti ma dipenderà dall’età, dal sesso, dall’esperienza sportiva e dalla massa corporea dell’atleta